Quando Lucia Veronesi
ci fece ritirare i volantini in cui, almeno, si spiegavano le ragioni
di proteste e probabili scioperi da parte di noi insegnanti, mi salì
un'incazzatura unica. Non mi andava di fargliela passare liscia a quei figli di una jettata
della cricca Codazzi. Cosicché, su due piedi, inventai una
contromossa. Feci scrivere un problema per casa in cui si descrivevano,
per sommi capi, i motivi di conflitto con quei delinquenti in
doppiopetto. In sintesi, dei professori erano stati chiamati da alcuni
imbroglioni in Venezuela. E dopo, gli imbroglioni, per non smentirsi,
non volevano pagare i professori.
Era appena una piccola parte della verità, neanche la cima dell'iceberg, ma era l'inizio di qualcosa.
Il problema ero io.
Quella sera ci fu l'ennesima riunione perditempo con quei mangia pane a tradimento, quegli escualidos tout court dell'associazione delinquenziale senza scopo di lucro “Agustin Codazzi” (con conto cifrato su banca svizzera, la Credìt Suisse – filiale di Lugano).
ACE "Escuela Agustin Codazzi", Caracas |
Prima che
entrassimo, alcuni elementi della Giunta erano chiusi in una sala a
discutere. Dire che discutevano è un eufemismo: in realtà, a giudicare
dal trambusto di voci, pareva che si stessero scannando. Non li avevo
mai sentiti gridare, avevano dei modi molto cardinalizi: sempre
abbottonati e felpati, difficilmente gli sfuggiva una parolina in più;
quella sera, invece, erano molto alterati e stavano gridando. Quando ne
uscì Guido Brigli mi fece addirittura pena tanto era conciato: sembrava che l'avessero appena picchiato.
Colpiti e affondati, dunque: il problema era andato a segno... Ed era appena l'antipasto.
Il “problema” ebbe il merito di far venire fuori i diversi attori di quella patetica farsa. Le gemelline dell'intrigo, Minerva Valletta e la señora Baffone, il giorno successivo provarono inutilmente ad attaccarmi, dimostrando come fossero legate mani e piedi a quei filibustieri cerebrolesi della Giunta Direttiva del Codazzi.
Fu una vera sorpresa riscontrare quanto le due cognatine, la signora Baffone e Minerva Valletta, si identificassero
con la Giunta Direttiva del Codazzi. Altrettanto curiosa è la posizione
assunta da Minerva Valletta appena 2 anni dopo, a 4 giorni dal mio rientro in Italia dal Venezuela...
Minerva Valletta, moglie dell'autista dell'Ambasciata italiana signor Bagordo |
Il giorno seguente, la preside, Lucia Veronesi, mi convocò per chiedermi spiegazioni in merito a quel "problema" assegnato in classe: “Cosa c'è che non va? - le dissi – Non ho fatto il nome di nessuno (di quei cornuti figli di puttana), ma
se non fosse completamente persuasa, farò aggiungere la formuletta:
ogni riferimento a fatti reali e a persone esistenti è puramente
casuale”. Caso chiuso.