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mercoledì 2 luglio 2014

La segretaria di Anna Grazia Greco: Enza Mejias, napoletana, amica di Minerva Valletta | Scene da un matrimonio da El Vighia

Nell'ottobre 2005 fui invitato al matrimonio di un conoscente italiano. La cerimonia si teneva nella regione di El Vighia, Venezuela nordoccidentale, al confine con la Colombia.



Avevo acquistato da pochi mesi la fotocamera digitale e scattai foto al lieto evento.



Quando ho rivisto quelle immagini, mi ha colpito la costante di espressioni guardinghe e immusonite che a suo tempo non avevo notato.




Aspetto degno di nota è che io, fino all'ultimo momento, ero incerto se andare o meno a quel matrimonio: si trattava di fare un lungo viaggio e in quel periodo non mi andava di muovermi.
Fu Enza Mejias, l'anfitriona del Codazzi, a convincermi ad andare: "...è un tuo amico!", mi disse. Non era vero, era un collega e non un amico. 
A proposito di amici, Enza Mejias era una grande amica di Minerva Valletta.


Minerva Valletta, moglie del signor Bagordo, autista dell'Ambasciata d'Italia a Caracas

Da buona anfitriona, nonché segretaria  per l'associazione di delinquenti patentati "Agustin Codazzi", Enza organizzò lì per lì una colletta per l'ex collega che si sposava, con tanto di teatrino: non c'era dubbio, era un talento nel suo genere. "Portaglieli con i nostri auguri", mi disse più o meno, consegnandomi i soldi alla fine della recita.
Cosicché, con la benedizione di Enza Mejias, la segretaria napoletana della scuola "Agustin Codazzi" di Caracas,  onorata associazione culturale senza scopo di lucro, epperò, con conto cifrato su banca svizzera, Credite Suisse, filiale di Lugano, andai a El Vigia...


Enza Mejias, segretaria anfitriona - Escuela Agustin Codazzi Caracas

Attenzione, le foto che ho scattato ad Enza gliele ho fatte a sorpresa. Notate l'espressione vaga, di chi non sa bene che parte recitare, della prima immagine e confrontatela con la posa che assume nella seconda quando ha ricevuto la telefonata di qualcuno che lì faceva la parte del grande fratello (alla Orwell), ovvero Guido Brigli e company  (installati in un ufficio da cui potevano visionare sia la segreteria che la mia aula senza essere visti, infatti le pareti di quegli ambienti erano vetrate coperte da pesanti tende...).
Dicevo della posa di Enza, l'antropologo affermerebbe che sta marcando il territorio. Di certo si sta prendendo anche una strigliata perché non ha avuto prontezza di spirito per evitare quegli scatti.

Ora osservate le foto in basso, quelle del matrimonio di El Vigia: notate niente?